L’Eurostat ha pubblicato le ultime stime flash relative all’andamento dell’inflazione in area euro. Stando alle più recenti statistiche dell’istituto, nel corso del mese di dicembre l’inflazione è rallentata di un decimo di punto percentuale all’1,4 per cento, contro + 1,5 per cento, in linea con le attese del consenso. Nel mese, i prezzi dovrebbero essere aumentati di 0,4 per cento mese su mese, dopo essere rimasti praticamente invariati a novembre.
Per quanto concerne un livello di maggiore dettaglio, l’indicatore core al netto di alimentari ed energia è rimasto stabile all’1,1 per cento per il terzo mese di fila (il consenso si attendeva invece un calo di un decimo di punto percentuale). La componente dei prodotti manifatturieri dovrebbe essere rimasta stabile allo 0,5 per cento anno su anno e quella servizi all’1,2 per cento su base annua.
Complessivamente, sostengono ancora i dossier condotti da Eurostat, nel 2017 l’inflazione dell’eurozona dovrebbe quindi essere stata pari a 1,5 per cento. Nei prossimi mesi, un confronto statistico sfavorevole dalla componente energetica potrebbe riportare indietro l’inflazione attorno all’1,2 per cento.
In media, gli analisti ritengono che anche nel 2018 il livello dei prezzi dovrebbe aumentare intorno all’1,5 – 1,6 per cento. L’inerzia della componente core e l’assenza di una pressione al rialzo dei prezzi domestici dovrebbe consentire alla Banca Centrale Europea il proseguimento del proprio programma di stimolo monetario secondo il calendario stabilito, pur mantenendo in mano un discreto margine di variabilità e una libertà di manovra che risulterà permettere all’istituto monetario di assumere atteggiamenti volta per volta accomodanti.