Citibank patteggia per lo scandalo Libor

dollar-exchange-rate-544949_960_720Citibank ha comunicato di aver raggiunto un’intesa con la Ctfc (la Commodity futures trading commission) per chiudere le liti intorno allo scandalo sulla manipolazione del Libor. Un accordo che costerà all’istituto di credito ben 425 milioni di dollari, che la società ha scelto di mettere a disposizione per poter porre a tacere le accuse di manipolazione dei tassi di interesse di riferimento.

Il patteggiamento arriva pertanto a un anno di distanza dall’avvio delle indagini compiute dalla Ctfc, e non solo: contemporaneamente, infatti, partirono le indagini del dipartimento americano di giustizia e delle autorità europee, nei confronti delle quali Citibank sembra essere dunque ben propensa.

Più nel dettaglio, l’accordo prevede che Citibank paghi 250 milioni di dollari come indennizzo per aver cercato di manipolare tra il 2007 e il 2012, in più occasioni, l’Isdafix (l’International swaps and derivatives association fix), l’indicatore che viene utilizzato dagli investitori per poter stabilire i prezzi degli swap. Oltre a ciò, la società pagherà altri 175 milioni di dollari per aver tentato di modificare lo yen libor e l’euroyen tibor, al solo scopo di trarre profitto dalle proprie operazioni di trading.

Nonostante l’onerosità del patteggiamento, dalle parti di Citi è stata espressa una tiepida soddisfazione, con la banca che afferma di avere assunto provvedimenti per poter monitorare meglio eventuali comportamenti giudicati inappropriati, e ricordando che tale patteggiamento rappresenta un passo in avanti significativo nel risolvere il problema delle indagini sui tassi benchmark. Ulteriormente, Citi ha specificato di voler continuare a collaborare nelle indagini in corso condotte da altre agenzie in merito a tassi benchmark.

Con un simile accordo, Citi è la prima banca americana che ha siglato formalmente un patteggiamento per archiviare le accuse di manipolazione del libor (altre banche europee lo hanno invece già fatto).

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