Novità in vista per Snam, che ha informato di aver aggiornato il proprio piano industriale. In particolar modo, la compagnia ha annunciato di aver revisionato il piano industriale al 2021, e di aver incrementato la soglia degli investimenti, che arrivano ora a quota 5 miliardi di euro, prevalentemente concentrati nel mercato italiano, che è in grado di assorbirne ben 4,7 miliardi di euro, con una maggioranza quasi assoluta rispetto al totale degli impieghi che la compagnia ha stanziato.
In maniera più dettagliata, emerge che per l’anno in corso Snam ha previsto di “rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti” di gas dinanzi a quella che è stata definita come una “sostanziale stabilità’” della domanda.
Per quanto attiene gli obiettivi, la società ha stimato nel suo documento la possibilità di arrivare a ottenere dei ricavi relativi all’attività regolata della rete (la cosiddetta Rab) in crescita dell’1 per cento rispetto ai 21,3 miliardi di euro con i quali era riuscita a concludere l’esercizio 2016. Scendendo tra le righe del conto economico previsionale, ricordiamo come l’utile sia previsto ora in crescita a 0,9 miliardi di euro, con un indebitamento di 11,5 miliardi di euro.
In aggiunta a quanto sopra, dalle dichiarazioni emerse nel corso degli ultimi giorni è stato puntualizzato che successivamente Snam valuterà l’opportunità di crescita nelle infrastrutture per lo stoccaggio del gas naturale liquefatto (Gnl), nella metanizzazione della Sardegna e sull’utilizzo del metano compresso (Cng) negli autotrasporti.
Da quanto appena ricordato, se ne evince pertanto che per Snam il 2017 è un anno particolarmente importante sotto il profilo strategico: quanto basta per poter accendere l’attenzione degli investitori sullo sviluppo dei piani aziendali di breve termine e sulla verifica del rispetto del piano industriale che dovrebbe accompagnare la società fino all’esercizio 2021, e che sembra comunque essere oggetto di prossime revisioni.