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Quando è possibile il cambio di destinazione d’uso

edificiLa destinazione d’uso è una caratteristica di ogni singola abitazione presente in Italia; riguarda la possibilità di utilizzare in un certo modo particolare la struttura in questione. Può capitare di voler modificare la destinazione d’uso di un intero immobile, o anche di un certo numero di locali. Per farlo è necessario prima di tutto verificare se tale cambio può essere effettuato.

La regolamentazione locale

Indipendentemente dalle leggi nazionali, a livello locale le destinazioni d’uso sono regolamentate dal PRG: Piano Regolatore Generale Comunale. Se il Piano prevede per una certa area una specifica destinazione d’uso, ad esempio residenziale, o commerciale, non sarà così facile richiedere il cambio. Occorre infatti richiedere una variante al Piano Regolatore, che può non essere accolta. All’interno della richiesta di variante occorre infatti motivare in modo preciso la motivazione che spinge il cittadino a voler effettuare tale modifica. In molti casi, se si tratta esclusivamente di problematiche economiche, o commerciali, il comune tenderà a respingere la richiesta di variante, rendendo in pratica impossibile modificare la destinazione d’uso dell’immobile.

Modifiche sempre consentite

Le modifiche di destinazione d’uso sempre consentite sono quelle che avvengono all’interno della stesa categoria. Le destinazioni d’uso sono infatti stabilite in 4 diverse categorie: residenziale e turistico ricettiva; produttiva e direzionale; commerciale; rurale. Se quindi si desidera trasformare un ufficio in laboratorio artigianale, o un’abitazione in B&B, tale operazione è sempre consentita. Nel caso in cui la struttura in questione sia all’interno di un condominio, è possibile che il regolamento condominiale vieti la presenza di alcune particolari destinazioni d’uso. In questi casi sarà necessario prima di tutto richiedere una variazione al regolamento all’assemblea dei condomini.

Ulteriori precisazioni

Il fatto che il cambio di destinazione d’uso sia in certi casi sempre concesso, non significa che lo si possa eseguire senza richiedere alcun tipo di permesso. La destinazione d’uso di un edificio infatti identifica anche alcune norme progettuali, che devono essere adempiute, anche nel caso di modifica della precedente destinazione d’uso. Per fare un esempio, per fare in modo che un laboratorio o un ufficio divenga un’abitazione è necessario predisporre una cucina, con adeguati allacci alle reti di servizi della città. Per effettuare alcuni di queste modifiche sarà necessario richiedere l’autorizzazione al comune; in altri casi invece è possibile iniziare i lavori con una semplice SCIA, o con una Denuncia di Inizio attività. Per saperne di più visitare questa pagina.

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